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Eldarin
  • Araldica: Un unicorno rampante (simbolo della famiglia imperiale degli Eldarin) in campo bianco e verde (colori legati alla natura ed a Kira).
  • Popolazione: Oltre 50.000 abitanti
  • Razze predominanti: elfi bianchi, uomini del gelo, uomini di ferro, halfling del fuoco, nani di pietra
  • Governo: Il potere è affidato al Concilio di Eldarin, composto da 3 rappresentanti degli elfi bianchi, 2 rappresentanti degli umani, 1 rappresentante degli halfling del fuoco ed 1 dei nani di pietra.
  • Edifici di culto: /


Storia[]

Quando Adun concepì e diede forma agli umani, la prima razza di Ero, Kira soffiò la vita negli alberi che circondavano la Torre d'Avorio creando gli elfi.

Durante la Seconda Era gli elfi si organizzarono in una grande nazione, sviluppando una propria relazione con la natura che li circondava: costruirono case ed edifici nella Foresta d'Avorio, organizzandosi in famiglie e restando sempre uniti sotto un'unica guida: la famiglia degli Eldarin.

Si racconta che in questo periodo Kira fece donò alla famiglia reale di alcuni potenti artefatti di cui però, si è mai del tutto compreso il reale potere.

L'Era dell'Ascesa è segnata dalla forte espansione che caratterizzò ogni nazione di Ero. Anche gli elfi allargarono la loro influenza territoriale e questo provocò un grave scontro con il Regno Umano che, protraendosi per molto tempo, contribuì a raffreddare sempre di più i rapporti fra le due potenze.

In questo periodo viene fondata la città del regno che prende il suo nome proprio dalla famiglia reale: Eldarin. Nel giro di circa due secoli la capitale venne spostata da Illium alla città reale.

Sempre nello stesso periodo i druidi elfici si insediarono in modo permanente a Jil'Rai una città a nord del loro impero. Qui venivano anche custoditi gli artefatti che, si diceva, Kira aveva donato alla famiglia Eldarin.

Dopo il Grande Disastro l’Impero Elfico spostò la maggior parte delle proprie truppe a Illium per proteggere il sud da eventuali minacce provenienti dalla Desolazione. Anfar, la città più vicina al Regno Umano, rimase l'ultimo baluardo a sorvegliare le vie del nord-ovest. I rapporti con le altre razze iniziarono a farsi più radi mentre la mentalità elfica andava sempre più volgendosi a una generale diffidenza nei confronti delle culture altrui.

Dopo un breve periodo di speranza, interrotto bruscamente dalla Guerra del Tradimento che causò la distruzione di Anfar e Jil'Rai, gli elfi si ritrovarono a dover ricostruire dalle macerie quello che una volta era un grande Impero nel pieno della sua fioritura.

La minaccia di un nuova guerra nell'Era della Rinascita colpì duramente l’animo degli abitanti dell’Impero Elfico. I drow guidati da uno spregiudicato drago rosso erano in movimento verso la loro terra e ancora più grande era il presagio che incombeva nell’aria di un enorme meteorite diretto su Entara che avrebbe condotto alla distruzione di ogni forma di vita. L’Imperatrice decise che l'unica soluzione era quella di affidarsi al potere protettivo del drago Brea, grande amico dei druidi. Assieme a loro gli elfi avrebbero salvato anche gli umani del Nord ed i nani di Nair, i primi per un forte legame di amicizia e gli ultimi soprattutto per la loro fama di esperti minatori, utili sicuramente per il periodo post-distruzione.

Ma il potere di Brea, un antico drago di Bronzo, non era abbastanza per proteggere tutte quelle popolazioni, così gli umani del nord chiesero aiuto ad altri due imponenti creature: la dragonessa di rame Trynid e il drago verde Aseri. Fu difficile convincerli, infatti uno dei due draghi, Aseri, era un drago particolare e soprattutto molto bizzoso. Aveva stretto una forte amicizia con gli halfling di Umpf dai quali non si volle separare. Così anche gli halfing vennero inseriti tra le popolazioni che dovevano essere salvate. Le tre creature si stanziarono ad Eldarin ed alzarono una grande barriera protettiva, dove al suo interno furono raggruppate varie creature, persino molti profughi provenienti dall’Antico Regno Umano.

Mille anni di convivenza forzata sotto lo scudo condusse l’antica capitale dell’Impero Elfico a subire drastici cambiamenti.




Descrizione - I 4 distretti di Eldarin[]

La millenaria convivenza ha modificato in modo profondo la città. Molti alberi della Foresta d’Avorio sono stati abbattuti per far spazio a nuove case per gli umani, le dolci colline a est della città sono state invase dagli halfing e gnomi, mentre i nani si sono trasferiti nella miniera scavando nuove camere.

Nel centro della città sorge un albero meraviglioso chiamato la "Albero solare" alto più di 200 metri: esso irradia una luce calda e bianca e la sua magia fornisce agli abitanti un doppio raccolto l'anno. L'albero è anche la sede del governo, che i tre draghi hanno recentemente affidato a "Concilio di Eldarin" nel quale ogni razza vien erappresentata.

Sin dal principio si è capito che l'integrazione sarebbe stata lenta e difficile, per questo le razze con il tempo si sono divise in quartieri che man mano che crescevano sembravando sempre più città a se stanti. La città ha comunque trovato un suo equilibrio e, anche se problemi, liti e incomprensioni sono all’ordine del giorno, tutti cooperano per il futuro della città. Ogni quartiere è ben distinguibile da un altro soprattutto perché i caratteri culturali che differenziano ogni razza.

Per rendere un equilibrata gestione dei tre quartieri più importanti, i draghi decisero di spartirseli assumendo il titolo di "governatori". Attualmente i draghi si sono defilati a semplici consiglieri, lasciando alle altre razze la libertà di decidere per il proprio destino.


La Foresta Solare[]

Stretti attorno all’Albero Solare che dona loro gli antichi profumi di un tempo, qui gli elfi bianchi vivono da millenni. L’amore e le preghiere di questa razza hanno reso questa parte di Eldarin carica di una soavi armonie con la natura e di antichi ricordi del passato. L’aria ha il profumo di fiori selvatici e il silenzio pare quasi innaturale; chiunque metta piede in questo quartiere viene avvolto dalla magia degli elfi e proferir parola in modo inadeguato o spregiudicato risulterebbe difficile. Questo quartiere è sotto la giurisdizione dell'Imperatrice Isyndra, della nobile famiglia degli Eldarin. Essa risiede a capo del Concilio di Eldarin ed ha diritto di veto su qualsiasi decisione.

Imponente e importante più che mai per il popolo elfico nella Foresta Solare continua a rimanere salda l’antica Torre d’Avorio; al suo fianco la Chiesa di Kira risplendente di luce divina che la Dea stessa ha donato secoli addietro a questo popolo, per far sì che tutti continuino ad adorarla. Nella Foresta Solare la società elfica è divisa in caste o famiglie molto legate tra di loro in quella che definisco “fratellanza elfica”, un legame profondo di rispetto reciproco che proviene direttamente dal cuore di ogni elfo.


Namar[]

Nelle gallerie che si estendono al di sotto della Torre d'Avorio e della Foresta Solare, i nani di pietra continuano a scavare gallerie per farsi spazio in quel territorio che non riescono a chiamare "patria", rimpiangendo il loro antico regno sotto le montagne dello Scudo di Trerar. Nel corso dei secoli la vecchia miniera di Eldarin è stata modificata e migliorata sempre più, ma è ben lontana dall'imponenza di Nair. Questa città sotterranea si sviluppa in due livelli, nel primo ci sono le stanze il tempio di Trerar e i luoghi di svago. Nel secondo invece ci sono le aree lavorative, la miniera, le fornaci e i fabbri. I nani conducono una vita ritirata, non gli piace impicciarsi dei fatti altrui e non vedono di buon occhio chi viene a curiosare, e nonostante molte opere pubbliche dell’intera città siano state create da loro preferiscono non essere considerati parte a tutti gli effetti della città.

Attualmente la loro società è organizzata quasi come un moderno stato democratico, con il fabròs , cioè la comunità cittadina che esercita il potere direttamente riunendosi nell’assemblea, esprimendo per elezione o per sorteggio le varie cariche e gli organi di governo e di amministrazione del quartiere, tali membri eletti fanno poi parte dell’Incudine Grigia, cinque anziani con funzione di sedare ogni tipo di problema del quartiere. Tuttavia nell’animo di ogni nano è sempre viva e consapevole la speranza di ritrovare la vecchia e gloriosa Nair e eleggere un nuovo Re Fabbro.

Il loro isolazionismo irrita non pochi gli elfi bianchi, che non sopportano la tendenza dei nani di pietra a prendere decisioni senza interpellare il Concilio di Eldarin.


Dregir[]

Dregir è il quartiere di Eldarin che gli uomini di ferro e del gelo hanno riadattato per le proprie comunità. Tale quartiere viene chiamato dagli elfi “Echui-Dregir” ovvero “risveglio dei fuggiaschi”. Qui l’unione tra le due razze, un tempo in guerra, porta a non poche scaramucce e l'intervento delle autorità (compresi i draghi) a placare le liti sono all’ordine del giorno. Tuttavia dopo la creazione di una Consulta di quartiere, alla quale partecipano i rappresentanti delle famiglie più influenti delle due razze, i disordini si sono arrestati notevolmente e Dregir attualmente, anche se solo in apparenza, pare un quartiere rispettivamente tranquillo. La società è divisa in casate e con il tempo ha portato alcune “famiglie” ad acquisire enorme prestigio. Conseguentemente le altre razze, soprattutto gli elfi, temono moltissimo la piega che potrebbe prendere questa situazione soprattutto conoscendo fin da sempre l’animo infimo degli uomini. Negli ultimi decenni si registrano anche unioni tra alcune casate e clan minori, al fine di accrescere il proprio potere nella società. Coloro che invece discendono da dinastie potenti, si guardano bene dal contaminare il proprio sangue. Nonostante tutto ciò la presenza degli uomini del gelo e la protezione del drago Trynid ha reso il quartiere più piacevole difatti la loro grande forza d’animo ha condotto questa parte di città a divenire sempre più alla pari con gli altri quartieri. La popolazione arriva a quasi seimila persone, suddivisi equamente tra casate (ovvero le famiglie degli uomini di ferro) e clan (le famiglie degli uomini del gelo).


Umpf[]

Sulle dolci colline ad est dell'Albero Solare, halfing e gnomi hanno scavato le loro abitazioni dando vita al proprio quartiere, nominandolo Umpf in ricordo di quella che un tempo era stato il villaggio pacifico degli halfling, ormai distrutto dal meteorite. Man mano che il tempo passava gli halfing si sono fatti sempre più irrequieti e gli gnomi hanno iniziato a creare cose sempre più pericolose, disturbando gli abitanti dei quartieri adiacenti, che hanno così tentato in tutti i modi di mitigare questa esuberanza, ma alla fine sono sempre stati costretti ad arrendersi perché era impossibile per loro fermare la natura di queste due razze. A proteggere il quartiere inoltre vi è anche il Drago Aseri il più vispo e bizzarro tra i draghi nonché il più protettivo, il quale ha sempre trovato piacevole potersi dilettare con l’euforia e l’originalità delle usanze e dei costumi di queste due razze. Poche sono le persone che amano entrare in questo quartiere, soprattutto per paura di essere catturati dall'estrosità dei suoi abitanti, che il più delle volte porta la gente a cacciarsi in qualche guaio.




Economia[]

L’economia, che per 1000 anni è stata limitata a scambi commerciali tra i vari quartieri, si fonda sul legname pregiato della Foresta d'Avorio, sui minerali estratti dai nani di pietra dalle miniere di Eldarin e sulla lavorazione delle materia prime. Infatti la commistione di tante razze diverse fa si che da Eldarin escano manufatti di qualsiasi genere e di qualità estremamente pregiata. Eldarin da un punto di vista economico è autosufficiente.




Autorità Militare[]

La suddivisione in 4 distretti ha portato alla nascita di 3 distinte autorità cittadine che hanno potere esclusivamente nel proprio quartiere; Umpf non possiede una forza d'ordine locale e nei 1000 anni di storia ad Eldarin, solo una volta gli elfi bianchi sono dovuti intervenire per riportare l'ordine, dopo che un golem creato da uno gnomo imprudente stava seminando il panico nel quartiere. Il rispetto delle leggi nel quartiere di Dregir è garantito dalle Spade Grigie, agli ordini della Consulta. A Namar l'Incudine Grigia dispone invece dei Martellatori, oltre ai sacerdoti di Trerar sempre pronti ad intervenire per riportare l'ordine. Gli elfi bianchi dispongono di una forza militare che da sola potrebbe schiacciare le altre due. Vi è infatti un vero e proprio esercito suddiviso in ruoli gerarchici, agli ordini del Comandante d'Avorio (che è anche uno dei tre rappresentanti elfici nel Concilio di Eldarin). Ogni reparto dell'esercito ospita tra i propri ranghi incantatori arcani di supporto:


  • Gemme: così sono chiamati coloro che decidono di intraprendere la carriera militare in difesa dell'Impero. Il periodo di addestramento come reclute che dura 10 anni, dopodiché vengono assegnati ad un distaccamento dell'esercito.


  • Foglie: costituiscono la guardia cittadina di Eldarin e pattugliano attentamente i luoghi pubblici ed i confini con gli altri quartieri. Il Comandante delle Foglie agisce in modo subordinato al Comandante d'Argento anche se prende autonomamente le decisioni sulle questioni ordinarie.


  • Picchieri: è la parte dell’esercito più classica, formata principalmente da guerrieri pronti a scendere in campo in qualsiasi momento; anche se sono addestrati principalmente del combattimento corpo a corpo, sono comunque molto versatili e adatti a qualsiasi situazione.


  • Arcieri dell'Albero: probabilmente il reparto militare di arcieri più temuto di tutta Ero. La loro precisione anche a grandi distanze fa si che il nemico venga notevolmente debilitato prima di scontrarsi con i Picchieri.


  • Ricognitori: questo reparto è composto da scout addestrati a muoversi silenziosamente nella Foresta d'Avorio e ai margini degli accampamenti nemici. Niente sfugge ai loro occhi ed attualmente la loro funzione per l'Imperatrice è anche quella di controllare le altre razze di Eldarin.


  • Unicorni Bianchi: questa è l’elite dell'esercito imperiale. E' costituito da arcieri, maghi, guerrieri, sacerdoti di Kira... con una grande esperienza e che si sono distinti per le loro capacità. L'imperatrice affida a loro le missioni più delicate.


  • Comandante d'Avorio è la mente dell’esercito e colui che coordina ogni strategia militare. Viene scelto direttamente dall'Imperatrice tra coloro che si sono guadagnati il rispetto degli Unicorni Bianchi. Fa parte del Concilio di Eldarin.


Il Concilio di Eldarin ha stipulato un accordo secondo cui tutte le forze militari dei vari quartieri devono cooperare per il bene collettivo.

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