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Cavaliere di Prinsvalia

"Lascio che siano le mie azioni a seguire la giusta causa. Non levo preci agli dei, poichè la voce del cuore non ha bisogno di perdersi nel vuoto del cielo. Noi non serviamo gli Dei, Xarag, sono loro a servirsi di noi. Ma il nome di un Dio non varra mai la causa di cui si eregge a portavoce. Nulla vale quanto un nostro sforzo per raggiungerla, poichè lo sforzo stesso è il desiderio manifesto e realizzato di chi come noi segue quella causa. L'agire nel comune desiderio è il bene. Un valore che non necessita di risplendere su alcun armatura, ne di inneggiare sopra alcun vessillo. Un valore che non ha voce, che non nutre rabbia, che non conosce la vendetta."

Tratto da "L'Ultima Alba Lucente" Di Sergio Roncucci


Oramai perduti, come gli antichi valori che un tempo incarnavano, i Cavalieri di Prinsvalia erano antichi condottieri a difesa di un ordine che prometteva un'esistenza nel nome di una singola causa: la speranza. Nel glorioso passato di Elkantar numerosi eroi si sono distinti come cavalieri, diventando i più saggi ed amati combattenti a difesa della vita di tutti. Il cavaliere dedica la propria vita unicamente a riforgiare il coraggio e la speranza nei cuori degli oppressi, di coloro che hanno smarrito il proprio sogno. Essi vedono la rinascita dei valori nell'animo dei giusti e si prodigano acchè venga portato a termine. Si attengono ad un codice di "verità" che loro chiamano "Sentiero verso l'alba". Il codice si trova nel tempio che un tempo fungeva da loro base operativa (fuori Goldenaar). Il nome dei cavalieri deriva da quello della loro antica capitale Prinsvalia (ora chiamata Goldenaar). I più fervidi sostenitori nonchè leggendari cavalieri furono:

  • Valiant Lightender (fondatore dell'ordine),
  • Glorian Dy'nesin (valoroso comandante, suo allievo),
  • Karl Phoenix (adesso divenuto parte stessa del potere che seguiva, un tempo glorioso cavaliere che assistette alla fine dell'ordine),
  • Sipher Valiant (Un tempo condottiero del male, favorito da Karl, che lo rinominò dandogli il nome del fondatore dell'ordine),
  • Lyrian Dy'Nesin (Figlio del comandante, nonchè saggio mezz'elfo, tutt'ora in vita), ed
  • Artiluis Von Caster (membro di una famiglia di Drakenoor, fuggito per seguire i nobili ideali al fianco di Sypher).

Un giorno il coraggio tornerà nei cuori della gente, quando i Cavalieri si riformeranno, ed essi reggeranno il vessillo dell'alba dei valori.


Prerequisiti[]

  • Attacco base: +8
  • Caratteristiche: Sag 12, car 14.
  • Talenti: Potere divino.
  • Speciale: Divinità patrona: Lathander. Deve compiere una missione alla ricerca degli antichi valori perduti.


Privilegi di classe[]

  • Dv: d10
  • Attacco base: alto
  • Tiri salvezza: Tempra e Volontà alto
  • Abilità: 4 +int
  • Abilità di classe: Quelle del paladino

Poteri concessi[]

Come la classe Nove di Neverwinter, + quanto segue:

  • Lama del Coraggio: Al secondo livello il Cavaliere di Prinsvalia aquisisce immunità alla paura e +2 al carisma.
  • Difensore dell'alba: Al terzo livello, un Cavaliere di Prinsvalia può lanciare l'incantesimo luce a volontà, e l'incantesimo luce diurna due volte al giorno.
  • Gloria inarrestabile: Al quarto livello il Cavaliere di Prinsvalia aquisisce il talento: Volontà di Ferro.
  • Fenice della Speranza: Al quinto livello il cavaliere di Prinsvalia ottiene un bonus di +2 contro incantesimi o effetti di morte e +2 al carisma. Inoltre (In presenza di un DM) Il cavaliere di Prinsvalia può sacrificare la propria vita per fornire ad un alleato di riprendersi da qualsiasi ferita, anche mortale. Potrà resuscitare un personaggio o PNg morto da poco, anche se ciò costerà la vita al cavaliere.


SENTIERO VERSO L'ALBA[]

1) La speranza è l'unica arma di cui nulla ti può privare. Essa da vita ad i tuoi ideali e sopravvivrà alla tua morte nei cuori di coloro cui l'hai donata.

2) La fede è un arma che non vacilla sotto i colpi di alcun nemico. Sii l'emblema della risolutezza, lo stendardo del coraggio, la forza che regge la lama di coloro che combattono per la propria vita. Non pronunciare mai i nomi di alcun Dio, neppure del tuo. Fa si che ogni essere umano sia il Dio di se stesso attraverso la luce che infiamma il suo spirito.

3) Insegui la rinascita dei valori, e prodigati acchè essi rifioriscano nei cuori degli oppressi. Non dimenticare mai che per quanto sia lunga la notte, nulla impedirà al sole di brillare nell'anima ancora una volta.

4) Sconfiggi i tuoi nemici con la lama della compassione. Punisci il tradimento degli ideali, ma non dimenticare mai che il bene redime chi gli appartiene. Quando intravedi una luce nel cuore di un malvagio, fà sì che essa diventi l'eterna fiamma della rinascita dei valori.

5) Fà che tutti abbiano un sogno, che i bambini sorridano, che le madri stringano i propri figli, che il contadino benedica la sua terra. Difendi quel che gli altri amano, poichè tua è la pace nei cuori della gente.

6) Mostra al male la vaquita delle proprie intenzioni. Non attaccare mai un nemico senza prima tentare di mostrargli allo specchio il proprio volto, mostra al tuo avversario la via del bene, ed inseguilo sanza paura attraverso il sentiero del male.

7) Non confondere la legge con la giustizia, Fa sì che il tuo sogno sia la giusta causa per vivere, fa sì che la libertà di tutti sia l'unico atto di giustizia da difendere.

8) Il destino di un popolo non scorre sul verbo di pochi, ma nel cuore di tutti. Punisci la tirannide, poichè la libertà è vita, e coloro che la negano commettono un crimine pari all'omicidio.

9) Rispetta l'esistenza di tutti e non temere la morte, poichè essa ti renderà parte dell'alba attesa dal domani. Poichè la tua vita sotto lo stendardo della speranza renderà il tuo ricordo un'eterna fenice nei cuori di coloro che hai difeso.

10) Non dimenticare il passato e le gesta gloriose. Diffondi il nome di chi ti precede, prodigatì acchè i bardi narrino della leggenda degli antichi condottieri, poichè un giorno, attraverso i racconti, la tua causa rivivrà e rinfocolerà gli animi di tutti.

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